Al Convento di San Panfilo Fuori le Mura.
Qui Spoltore, Abruzzo
di Alessandro Calabretta
La leggenda racconta che il padre ordinò a Panfilo di salire sopra un carro e di scendere da Pacile fino alla Valle del Gizio. In quel punto la montagna era molto ripida e il carro sarebbe precipitato. Invece, sembra che le ruote del carro siano affondate nella roccia, in modo che Panfilo potesse scendere lentamente a valle. Si racconta che si possono scorgere, sui fianchi del monte, le orme dei buoi e le scanalature prodotte dalle ruote del carro.
L’impianto a tre bracci con chiostro centrale fu opera dei Francescani e risale al periodo barocco. Il convento, a seguito delle Leggi del Regno di Sardegna che portarono alla laicizzazione di molti beni ecclesiastici, cambiò la sua destinazione d’uso nel 1866. Nel 1892 venne acquistato da Giuseppe Cerulli Irelli che affidò il rifacimento della facciata all’Architetto tedesco Ernst Wille, noto per aver realizzato in quel periodo molte importanti dimore a Roma. A partire dal 2009 l’edificio, logorato dal tempo e dagli eventi sismici degli ultimi anni, è stato oggetto di un importante lavoro di consolidamento e restauro in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila (progetto pilota di cantiere-scuola) e ha consentito a numerosi studenti dell’ultimo anno del Corso di Restauro di impegnarsi in modo diretto nel restauro degli affreschi delle 26 lunette del chiostro. Allo stato attuale, l’ex convento si sviluppa su tre livelli che, seguendo l’impianto barocco, delimitano insieme alla chiesa il chiostro affrescato con pozzo centrale. Nelle lunette del chiostro sono presenti due pregevoli cicli di affreschi, realizzati tra il XVII e il XVIII secolo, con episodi di vita di S. Francesco di Paola e di S. Francesco di Assisi.Vini Autentici si sovolgerà prevalentemente nel secondo livello della struttura, tra il chiostro (a novembre sarà coperto) e le sale adiacenti utili per l’organizzazione dei seminari e degli eventi culturali in programma. La parte esterna ed il magnifico giardino farà da cornice e da spazio per l’intrattenimento dei partecipanti anche attraverso l’organizzazione di happening culturali ed enogastronomici durante l’evento.