Il Manifesto di Vini Autentici
Sul cosa considerare autentico e cosa no
Per vini autentici intendiamo quelli afferenti al mondo del vino comunemente inteso come “naturale” scevro da manipolazioni chimiche sia in vigna che in cantina, e riconducibile al solo lavoro del vignaiolo, il quale, attraverso il suo sforzo, presidia il territorio e lo tramanda alle generazioni future.
Scomponiamo questa definizione in tre parti.
La prima riguarda la cd. communis opinio su cosa si può considerare naturale e cosa no, quando ovviamente si parla di vino.
Il vino è un prodotto artificiale nel senso che è frutto di un artificio dell’uomo, il quale si è appropriato di una scoperta probabilmente casuale di un fenomeno naturale ovvero quello della fermentazione alcolica e la conduce verso finalità produttive asseconda della sua idea di risultato finale “accettabile” e “sostenibile”.
Di naturale - oltre alle piante ed ai frutti - quindi c’è il processo di fermentazione alcolica, laddove avviene in forma spontanea e non indotta dall’utilizzo dei lieviti. Naturale non significa ancora senza solfiti, in quanto il processo di fermentazione alcolica li produce “naturalmente” e non significa nemmeno che il vino, in quanto fermentato alcolico, sia meno nocivo alla salute di altri prodotti liquidi assemblati o distillati.
L’idea del vignaiolo sul come condurre la propria gestione della campagna e poi del processo di vinificazione sicuramente fa la differenza. Se parto da un frutto sano, con ogni probabilità otterrò un buon vino riducendo al massimo le pratiche di conduzione in cantina. questo, annata a prescindere.
E veniamo quindi al secondo punto. Il fattore umano. Imprescindibile per poter parlare di vini sani e genuini, autentici quindi, piuttosto che “convenzionali” . E la persona che fa la differenza, l’artigiano che traduce e si fa da tramite di un processo fisico/chimico destinato a durare nel tempo atto a “consegnare” grandi gioie ed emozioni. La sua idea è la base su cui tutto gira intorno. Il climat!
Quel tutto che gira intorno è il terzo punto del nostro manifesto.
Il territorio, ovvero il luogo dove l’artigiano del vino, decide di elaborare il suo progetto, assecondando le condizioni di natura che trova secondo un principio di equilibrio e di armistizio tra gli elementi della fisica. Questo non è solo un progetto per il presente, ma anche e soprattutto un'idea di futuro, nella misura in cui “curare”, prendersi cura di un territorio - di un luogo - significa anche tramandare a chi verrà dopo!
Tutto questo racchiude il principio che ci guida sotto l’insegna di Vini Autentici.
